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CBM-8296 e CBM-8296-D

La serie CBM-II è stata la linea di computer professionali sviluppata dalla Commodore come evoluzione della precedente serie PET/CBM.
Di questa linea facevano parte anche il Commodore 8296 ed il Commodore 8296-D che sono considerati i discendenti del "vecchio" CBM8032 per le molte analogie che avevano con questa macchina.
La prima differenza che salta all'occhio rispetto alla serie precedente è la bellezza dei nuovi case, dove prima c'erano solo angoli retti, spigoli vivi e una totale mancanza di ergonomia ora ci sono curve, forme armoniose e praticità d'uso. Sicuramente si tratta di alcuni dei computer più belli mai realizzati in quanto ad estetica.
La tastiera nei modelli CBM 8296 e CBM 8296-D manteneva il layout dei vecchi CBM 8032 ma era separata garantendo una comodità d'uso senza precedenti e si incastrava perfettamente nel corpo del computer. Il monitor diventava basculante e poteva essere posizionato per avere il miglior angolo di visuale, l'intelaiatura plastica scura e sporgente limitava eventuali riflessi e migliorava la leggibilità dello schermo. Questi case vennero realizzati da una famosa azienda tedesca, la Porche Desing che vinse addirittura un premio industriale grazie ad essi.

Per quanto riguarda l'hardware venne mantenuto il microprocessore MOS 6502 già usato nella serie precedente, venne invece ridisegnata la scheda madre abbandonando la cosidetta Universal Board che aveva caratterizzato i precendenti PET/CBM 40XX e 80XX con l'obiettivo di ridurre i costi di produzione. La nuova scheda madre era di dimensioni molto minori rispetto alle precedenti grazie anche all'uso di ben 3 PLA che riducevano il numero delle logiche utilizzate.
Il CBM 8296 è completamente compatibile a livello software con il CBM 8096 mentre presenta sostanziali differenze a livello hardware, prima fra tutte la ram che ora è di ben 128K. Putroppo tutta questa memoria non è inizialmente accessibile, infatti all'accensione della macchina risultano disponibili solo 32K, proprio come avviene con il CBM8032. Si tratta di un limite del BASIC 4.0 mantenuto per garantire la compatibilità con i precedenti modelli. Il resto della ram può essere utilizzato con la tecnica del bank-switching oppure utilizzando un diverso sistema operativo come ad esempio il LOS-96.
Il LOS-96 (Loadable Operating System for 96K machines) venne sviluppato dalla software house tedesca SM e veniva fornito con ogni computer CBM 8096 e 8296. Questo sistema operativo si caricava da disco ed andava a sostituirsi al basic 4.0 rendendo disponibili ben 96K ram ed un nuovo interprete basic avanzato che manteneva la compatibilità con il basic 4.
Sul retro del computer sono presenti le solite porte di espansione: cassette port, user port, IEEE bus ed un pratico pulsante di reset. Sul lato destro abbiamo un'altra porta per il secondo registratore.

Il CBM 8296-D rappresentò l'apice evolutivo e contemporaneamente il punto di arresto della serie PET/CBM II.
Si tratta infatti di uno dei computer ad 8bit più potenti disponibili all'epoca: alle già notevoli caratteristiche del CBM 8296 venivano aggiunti 2 drive da 5,25 pollici montati nella parte superiore dello chassis in grado di archiviare fino ad 1Mb di dati su normali dischi DS/DD, un vero record... L'unico inconveniente era il fatto che non essendo il file system gerarchico non era possibile organizzare il file in directory e quindi si avevano dischi sì dischi molto capienti ma con liste interminabili di file.