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Commodore PET 2001

Il Commodore PET è sicuramente uno dei computer più famosi e celebrati nel mondo del retrocomputing, sia per il fatto di essere stato tra i primi personal computer della storia insieme all' Apple I e al TRS-80 sia per il suo design molto particolare.

La Commodore, una azienda americana produttrice di calcolatrici e di macchine da scrivere verso la metà degli anni settanta fu una delle prime aziende a lanciarsi nell'informatica di largo consumo.
Chuck Peddle della MOS Technology dopo aver sviluppato il microprocessore MOS 6502 a 1Mhz si dedicò alla progettazione di un computer che lo utilizzasse. Intanto la Commodore acquisì la MOS Technology ereditando tutto il lavoro svolto in passato da questa azienda tra cui vari integrati, il KIM-1 ed i progetti del PET.

La Commodore continuò lo sviluppo dei vari progetti della MOS ed il Commodore PET divenne una realtà quando fu mostrato per la prima volta al mondo durante il CES di Chicago del 1977, lo stesso anno in cui nacquero l'Apple I e il TRS-80 insieme ai quali si contende il primato del primo personal computer della storia. A differenza dei suoi concorrenti il PET aveva tastiera, monitor e registratore incorporati nel case. Il prototipo presentato alla fiera aveva un case con curve e angoli arrotondati diverso da quello del modello di produzione, con case di metallo e spigoli vivi, comunque il design di questo primo prototipo si sarebbe stato alla base del restyling di tutta la linea avvenuto a partire dal CBM 8032-SK, il primo a presentare un nuovo case futuristico con forme rotondeggianti e monitor basculante.

Il Commodore PET era dotato inizialmente di una memoria di 4Kb espandibile ad 8, sistema operativo su ROM e linguaggio BASIC residente anch'esso su ROM. Fu la Microsoft di Bill Gates a scrivere le prime versioni del BASIC Commodore. C'è infatti un "trucchetto" che consiste nel digitare il comando WAIT 6502 che visualizza la scritta MICROSOFT sullo schermo.
Il difetto più evidente di questo primo modello era la tastiera, piccola e molto scomoda per digitare anche brevi programmi: fu sostituita nei modelli successivi da una vera tastiera adatta allo scopo ma fu necessario eliminare il registratore interno per problemi di spazio.

Dovendo accedere all'interno del computer si scopre che questo si apre in um modo piuttosto curioso, proprio come il cofano di una macchina: all'interno si trova la scheda madre e l'alimentatore, non c'è molto...Questo computer è eccezionale anche per quanto riguarda il peso: siamo sui 20Kg abbondanti, la struttura in metallo e' sicuramente solida ma pesante.

La Commodore produsse vari modelli con sempre maggior capacità di memoria (fino a 32K) che a causa di problemi di copyright sul marchio PET furono rinominati CBM (Commodore Business Machine). Di questa serie fanno parte i discendenti diretti del Commodore PET 2001 come il CBM 30xx che utilizzava sempre il Basic 2.0 come gli ultimi PET 2001 prodotti, il CBM 40xx che era dotato invece del nuovo Basic 4.0 con comandi specifici per la gestione dei lettori di floppy disk ed infine il CBM 8032, la versione di punta con il Basic 4.0, 32Kb di memoria, monitor da 12 pollici e 80 colonne di testo, una macchina decisamente orientata al settore business. In seguito la linea PET/CBM si evolse nelle serie CBM 600, CBM 700 e negli ultimi e potenti Commodore 8296 e 8296-D.

Furono molte le perferiche disponibili direttamente dalla Commodore per la serie PET/CBM: ricordiamo i lettori di floppy disk da 5,25" CBM 3040 (170K per disco), i lettori CBM 8250 (fino ad 1Mb per disco) ed il colossare CBM 8280 per floppy da 8 pollici, la stampante ad aghi CBM 3022, grossa e molto rumorosa, gli hard disk CBM 9060 da 5Mb e CBM 9090 da 10Mb.